Nelle ultime cinque settimane le quotazioni internazionali del
propano hanno subìto un vero e proprio crollo, riducendosi esattamente
di due terzi. Il grafico qui sotto mostra l'andamento delle
rilevazioni settimanali del Platt's LPG Gaswire a partire dal 27 luglio
1990, settimana precedente allo scoppio della crisi del Golfo apertasi
il successivo 3 agosto con l'invasione irachena del Kuwait. I valori
presi a riferimento sono quelli medi, espressi in dollari/tonnellata,
tra le quotazioni minime e massime di propano e butano Fob West
Mediterraneo e di propano Cif Mediterraneo per carichi superiori alle
3.000 tonnellate. Quest'ultimo valore è quello preso a riferimento dal
vecchio "metodo prezzi" italiano, poi innovato con il nuovo
provvedimento Cip n. 3/1991 entrato in vigore, con carattere
sperimentale, il 4 febbraio scorso, che tiene invece conto praticamente
di tutte le rilevazioni del Platt's LPG Gaswire (v. Staffetta 6/2).
La lettura del grafico evidenzia i seguenti andamenti. Propano West
Med Fob: dallo scoppio della crisi la quotazione media è salita
ininterrottamente da 127,5 a 515 dollari la tonnellata, livello
raggiunto il 15 febbraio scorso con un aumento pari al 304%; rispetto a
tale massimo si è poi verificata una caduta del 67% che il 21 marzo ha
portato la quotazione media al livello di 170 dollari la tonnellata,
che rimane comunque più alto del 33% rispetto a quello del 3 agosto.
Butano West Med Fob: la quotazione media, che il 3 agosto era pari a
97,5 dollari la tonnellata, ha raggiunto il suo massimo il successivo
12 ottobre, con un livello di 367,5 dollari la tonnellata
corrispondenti ad un incremento del 277%; successivamente, dopo un
periodo di relativa stabilità, nel corso delle ultime cinque settimane
è ridiscesa del 54% portandosi il 21 marzo al livello di 167,5 dollari
la tonnellata, che rimane comunque più alto del 72% rispetto a quello
del 3 agosto. Propano Cif Med oltre 3.000 tonnellate: seguendo un
andamento praticamente analogo a quello del propano West Med Fob, la
quotazione media di tale prodotto, che il 3 agosto era pari a 127,5
dollari la tonnellata, è salita progressivamente fino ad un massimo di
497,5 dollari la tonnellata, toccato il 15 febbraio con un incremento
complessivo del 290%; successivamente, in sole cinque settimane, è
ridiscesa del 67% toccando, il 21 marzo, il livello di 165 dollari la
tonnellata, più alto del 29% rispetto a quello del 3 agosto.
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