Le previsioni dell'agenzia al 2010 e al 2020
In assenza di interventi, tra il 1996 e il 2020 la domanda
petrolifera mondiale passerà da 70,5 a 89,9 milioni di barili/giorno,
con un aumento della dipendenza dell'Ocse da 23 a 38,7 milioni di b/g.
Ancor più marcata sarà la crescita della domanda di gas naturale,
destinata a raddoppiare dai 77.600 miliardi di mc del '95 ai 148.000
del 2020. Sono le stime dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, che
nel suo ultimo "world energy outlook" rassicura sulla consistenza delle
riserve mondiali ma mette in guardia sull'instabilità dei Paesi
produttori.
Nel prossimo quarto di secolo la dipendenza energetica dei Paesi
Ocse crescerà ineluttabilmente, e soprattutto dal greggio
mediorientale. Lo rivela l'edizione 1998 del "world energy outlook"
dell'Agenzia Internazionale per l'Energia (Aie), presentato lo scorso
novembre alla Conferenza sul clima di Kyoto.
Il rapporto, ha spiegato il direttore dell'agenzia, Robert Priddle,
costituisce una "base di discussione", dal momento che si ipotizza uno
scenario per il prossimo quarto di secolo in cui non sia stata presa
alcuna misura per combattere l'effetto serra. In altri termini, le
previsioni dell'Aie offrono ai decisori politici un'idea di come
potrebbe evolversi lo scenario energetico mondiale nel caso in cui le
attuali tendenze non fossero influenzate da fattori esterni: "Abbiamo
voluto fornire per la prima volta previsioni al 2020 - ha specificato
Priddle - non per puro esercizio contabile, ma per sollevare le
questioni più importanti e sottoporle al dibattito internazionale".
L'evoluzione della domanda energetica
Secondo l'Aie, in assenza di interventi e assumendo che la crescita
economica mondiale risulti in media del 3,1% l'anno, la domanda
energetica mondiale tra il 1995 e il 2020 aumenterà del 65%.
Nel periodo in esame, i combustibili fossili soddisferanno il 95%
della domanda. Più in dettaglio, il ruolo del petrolio andrà crescendo
soprattutto nel settore dei trasporti (la domanda totale passerà da
70,5 a 89,9 milioni di barili/giorno), mentre il carbone continuerà ad
avere un peso rilevante nella generazione di elettricità sia nei Paesi
industrializzati che in quelli in via di sviluppo (grazie alla sua
convenienza economica nei casi in cui lo si possa utilizzare nelle
vicinanze delle aree produttive).
La parte del leone sarà comunque giocata dal gas naturale, i cui
consumi cresceranno dai 77.600 miliardi di mc del '95 ai 148.000 del
2020. Il gas, infatti, sarà il combustibile preferito in molte
applicazioni, specialmente per le nuove centrali elettriche, anche se
il suo utilizzo resterà limitato a quelle regioni in cui esistono o
sono in progetto adeguate reti di trasporto. La produzione russa e del
Caspio, ad esempio, potrà offrire grandi opportunità di sviluppo ai
mercati del gas europei e asiatici, ma solo a patto che vengano
effettivamente realizzati i gasdotti in progetto o in discussione.
L'utilizzo di energia nucleare, infine, rimarrà stabile, dato che la
potenza smantellata risulterà in equilibrio con quella di nuova
realizzazione.
Sempre più dipendenza
La nota dolente del rapporto viene dalla dipendenza energetica dei
Paesi consumatori, che saranno costretti a fare crescente affidamento
sul Medio Oriente. Tale situazione è destinata a durare per l'intero
periodo in questione, al termine del quale vi potrà però essere
un'inversione di tendenza grazie al crescente utilizzo di combustibili
liquidi ricavati da fonti non convenzionali (scisti e sabbie
bituminose, e conversione diretta da carbone, biomasse o gas).
Nondimeno, proprio in conseguenza del passaggio alle fonti non
convenzionali e all'elevata dipendenza dal Medio Oriente, l'agenzia
prevede nel lungo periodo rischi di instabilità degli
approvvigionamenti e prezzi petroliferi in crescita: dopo essere
rimasto stabile intorno ai 17 dollari/barile fino al 2010, il greggio
raggiungerà i 25 dollari nel 2015.
Tutto ciò, anche in presenza di riserve petrolifere abbondanti
(valutate dall'Aie in 2.300 miliardi di barili) e una produzione
mondiale di greggio che toccherà il suo picco storico tra il 2010 e il
2020.
La sfida ambientale
Venendo all'ambiente, il rapporto indica un deciso aumento delle
emissioni di CO2, che, in assenza di interventi, nel 2020 saranno del
70% superiori a quelle del 1990. La Cina e gli altri Paesi emergenti
assorbiranno due terzi del previsto aumento della domanda energetica e
delle relative emissioni di CO2 e realizzeranno la metà della crescita
della capacità di generazione elettrica (3.500 GW dal 1995 al 2020).
Un dato ancor più inquietante, tiene a precisare l'Aie, ove si
consideri che le proiezioni già incorporano l'attuale tendenza alla
diminuzione dell'intensità energetica attraverso l'introduzione di
nuove tecnologie, la ristrutturazione economica e industriale e la
sostituzione dei combustibili commerciali con quelli non commerciali.
Di conseguenza, il rispetto degli impegni di Kyoto comporterà
l'applicazione di misure coraggiose e in grado di tenere in debito
conto gli aspetti economici, politici e sociali.
Secondo l'Aie, per ridurre la dipendenza e abbattere le emissioni di
gas-serra occorrerà conseguire un'ulteriore riduzione dell'intensità
energetica e stimolare il ricorso al nucleare e alle fonti alternative.
In questo senso, dovrebbe essere incoraggiato lo sviluppo di nuovi
reattori meno costosi e più sicuri, trovando al contempo una soluzione
di lungo-termine al problema dei rifiuti radioattivi. Sul fronte delle
rinnovabili, bisognerà invece conseguire una decisa riduzione dei
costi.
La rapida crescita della domanda elettrica e lo sviluppo di
tecnologie a bassa emissione di gas-serra nei Paesi emergenti
richiederà ingenti investimenti, che dovranno essere reperiti sia a
livello locale che internazionale. Ma per attirare gli investimenti
stranieri, conclude l'Aie, i Paesi emergenti dovranno ristrutturare
profondamente i propri sistemi energetici, mettendo in atto politiche
di privatizzazione e liberalizzazione. (L.T.)
DOMANDA, OFFERTA E IMPORT DI GREGGIO
(milioni di barili/giorno)
1996
----------------------------
Domanda Offerta Saldo
----------------------------
Ocse Nord America 20,3 11,1 - 9,3
Ocse Europa 14,4 6,7 - 7,7
Ocse Pacifico 6,7 0,7 - 6,0
Totale Ocse 41,4 18,4 - 23,0
Economie in tansizione 5,5 7,3 + 1,8
Africa 2,2 7,7 + 5,5
Cina 3,6 3,1 - 0,5
Altri Asia 8,5 3,7 - 4,8
America Latina 6,3 9,8 + 3,5
Medio Oriente 4,1 20,4 + 16,3
Totale non Ocse 30,4 52,1 + 21,9
Mondo
Greggio, fonti non
convenzionali
identificate e
liquidi vari (*) 71,7 70,5 - 1,1
Petroliferi non
convenzionali non
identificati 0,0
Guadagni di Processo 1,5
Variazione scorte 0,3
TOTALE MONDO 72,0 72,0 0,0
2010
----------------------------
Domanda Offerta Saldo
----------------------------
Ocse Nord America 23,4 8,6 - 14,8
Ocse Europa 17,0 4,5 - 12,5
Ocse Pacifico 7,7 0,3 - 7,4
Totale Ocse 48,1 13,4 - 34,7
Economie in tansizione 7,2 10,2 + 3,0
Africa 3,3 7,8 + 4,6
Cina 7,1 3,2 - 3,9
Altri Asia 14,2 2,9 - 11,3
America Latina 9,0 10,4 + 1,4
Medio Oriente 4,9 44,7 + 39,7
Totale non Ocse 46,0 79,3 + 33,4
Mondo
Greggio, fonti non
convenzionali
identificate e
liquidi vari (*) 94,2 92,7 - 1,5
Petroliferi non
convenzionali non
identificati 0,0
Guadagni di Processo 2,1
Variazione scorte 0,6
TOTALE MONDO 94,8 94,8 0,0
2020
---------------------------
Domanda Offerta Saldo
---------------------------
Ocse Nord America 24,1 8,9 - 15,1
Ocse Europa 18,7 2,8 - 15,9
Ocse Pacifico 7,9 0,3 - 7,6
Totale Ocse 50,7 12,0 - 38,7
Economie in tansizione 8,5 9,4 + 0,9
Africa 4,0 6,3 + 2,2
Cina 10,1 2,0 - 8,1
Altri Asia 19,5 2,4 - 17,2
America Latina 11,0 8,6 - 2,5
Medio Oriente 6,3 49,2 + 42,9
Totale non Ocse 59,9 77,9 + 18,0
Mondo
Greggio, fonti non
convenzionali
identificate e
liquidi vari (*) 111,1 89,9 - 21,1
Petroliferi non
convenzionali non
identificati - 19,1
Guadagni di Processo 2,5
Variazione scorte 0,4
TOTALE MONDO 111,5 92,4 - 19,1
(*) Liquidi vari include orimulsion, condensati Opec e altre fonti
non convenzionali.
Bilancio petrolifero
(milioni di barili/giorno)
1996 2010 2020 1996-2020
(% crescita
annua)
Domanda petrolifera totale 72,0 94,8 111,5 1,8
Domanda petrolifera per fonte
Liquidi vari (*) 6,6 11,3 15,2 3,5
di cui: Medio Oriente Opec 1,3 2,8 3,7 4,5
Mondo escluso Medio Oriente Opec 5,3 8,5 11,5 3,3
Fonti non convenzionali identificate 1,3 2,5 2,5 3,0
di cui: Medio Oriente Opec 0,1 0,1 0,1 1,6
Mondo escluso Medio Oriente Opec 1,2 2,4 2,4 3,0
Guadagni di processo 1,5 2,1 2,5 2,0
Greggio 62,7 78,9 72,2 0,6
di cui: Medio Oriente Opec 17,2 40,9 45,2 4,1
Mondo escluso Medio Oriente Opec 45,5 38,0 27,0 - 2,2
Offerta mondiale di greggio escluse fonti
non convenzionali non identificate 72,0 94,8 92,3 1,0
Fonti non convenzionali non identificate 0,0 0,0 19,1
Totale offerta petrolifera
(esclusi guadagni di processo) 70,5 92,7 89,9 1,0
di cui: Medio Oriente Opec 18,5 43,8 49,0 4,1
Mondo escluso Medio Oriente Opec 52,0 48,9 40,8 - 1,0
(*) Include orimulsion, condensati Opec e altre fonti non
convenzionali.
Dipendenza dalle importazioni di greggio (%)
1996 2010 2020
---- ---- ----
Ocse America del Nord 45 63 63
Ocse Europa 53 74 85
Ocse Pacifico 90 96 96
Totale Ocse 56 72 76
Previsioni dei prezzi petroliferi
(dollari reali per barile)
1995 2000 2010 2020
----- ----- ---- -----
Aie1998 ($ '90) 15 17 17 25
Us Doe 1998 ($ '96) -- 19 20 22
Eu 1996 ($ '93) 17.6 21 29 31