Il petroliere Mario Contini ha deciso di cedere la quota di maggioranza, pari al 61,2%, che detiene nella Ies, la società nata nel luglio 1994 sulle spoglie della Cameli Petroli (v. Staffetta 22/7/94) e che tra i suoi asset più ambiti annovera la raffineria di Mantova (2,6 milioni di tonnellate di capacità), oltre ad una piccola rete di distribuzione. La notizia, anticipata sabato da Il Sole-24Ore, è stata confermata alla Staffetta dall'amministratore delegato della Ies, Adolfo Vannucci, che non esclude l'ipotesi di cedere anche la sua quota del 19,2% qualora l'acquirente, che sarà selezionato da Morgan Stanley, volesse acquisire l'intero 100% della società. L'altro socio di minoranza è il Fondo Sgam 4D Global Energy Development sponsorizzato dalla banca francese Société Générale (19,6%).
La decisione di Contini, che nel 1994 aveva salvato la raffineria Ies dalla liquidazione rilevando l'85% dalla Cameli Petroli (della partita doveva essere anche l'armatore Giorgio Messina che però all'ultimo momento si ritirò) ma che da anni si limita a fare il presidente della società delegando tutte le funzioni operative a Vannucci, sarebbe dettata da motivi puramente familiari. Il momento è per di più favorevole. Dopo i cospicui investimenti di risanamento e conversione effettuati negli ultimi anni, oggi la raffineria di Mantova svolge un ruolo importante nel soddisfare la domanda regionale di prodotti di nicchia in un mercato strategico quale è quello del Nord Italia: uno dei motivi dell'ingresso nel capitale, nel 2003, del fondo Sgam che nel febbraio scorso, per gli stessi motivi, ha rilevato il 20% della Iplom
(v. Staffetta 22/2)....