Nessuno dei Piani energia e clima presentati dai 28 Paesi Ue raggiunge la sufficienza, con carenze particolarmente gravi per i Paesi dell'Est e quelli baltici. Quanto all'Italia, la proposta spedita a Bruxelles è carente soprattutto per quanto riguarda il programma di azioni e per le misure relative ai contratti Ppa.
L'associazione europea dei produttori eolici WindEurope ha passato in rassegna i Pec dei 28, bocciandoli nel complesso e avvertendo che non sono sufficienti per raggiungere l'obiettivo Ue del 32% di energie rinnovabili al 2030.
I piani, si legge in una nota, sono particolarmente carenti quanto alle misure dettagliate che porteranno a raggiungere gli obiettivi indicati.
La maggior parte delle proposte di Pec non indica un orizzonte di lungo termine sulle aste per gli incentivi (solo la Germania indica il programma delle aste fino al 2030); nessun Paese si impegna a semplificare le regole su pianificazione e autorizzazione; nessuno dei Piani indica misure per gli impianti che giungeranno a fine vita da qui al 2030 (60 GW solo per l'eolico).
Altro punto di debolezza sono le policy sulle fonti rinnovabili nel riscaldamento e nei trasporti, mentre nessun paese ha pianificato semplificazioni per i contratti Ppa aziendali.
In allegato l'analisi e le “pagelle” di WindEurope.