“Agevolare lo sviluppo di bioraffinerie sostenibili in tutta Europa”. È uno dei primi obiettivi del piano d'azione per la bioeconomia presentato oggi dalla Commissione europea. Un piano che, si legge in una nota Ue, “mira a sviluppare una bioeconomia circolare e sostenibile, a beneficio della società, dell'ambiente e dell'economia europei”. L'obiettivo è “migliorare e incrementare l'uso sostenibile di risorse rinnovabili al fine di far fronte a sfide mondiali e locali quali il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile”.
La bioeconomia, si legge nella nota Ue, permette di trasformare le alghe in carburante, riciclare la plastica, produrre mobili e capi di abbigliamento a partire dai rifiuti o ricavare fertilizzanti a base di biomassa dai sottoprodotti industriali. Ha il potenziale di creare un milione di nuovi posti di lavoro "verdi" entro il 2030.
Secondo la Commissione, la realizzazione di una bioeconomia circolare e sostenibile richiede uno sforzo congiunto da parte delle autorità pubbliche e dell'industria. Per guidare questo sforzo collettivo, e concentrandosi su tre obiettivi principali, nel 2019 la Commissione avvierà 14 misure concrete. Al primo punto c'è l'espansione e il rafforzamento dei biosettori attraverso la creazione di una piattaforma di investimento tematica dedicata alla bioeconomia circolare con una dotazione di 100 milioni di euro, che permetta di avvicinare le bioinnovazioni al mercato e di ridurre il rischio per i privati che investono in soluzioni sostenibili; segue l'agevolazione dello sviluppo di bioraffinerie sostenibili in tutta Europa.
Secondo la Commissione, gli Stati membri e le regioni, in particolare nell'Europa centrale e orientale, hanno un grande potenziale in termini di biomassa e rifiuti sottoutilizzati. Per sfruttarlo la Commissione intende definire un programma strategico per l'introduzione di sistemi alimentari e agricoli, silvicoltura e bioprodotti sostenibili; istituire un meccanismo di sostegno dell'Ue alle politiche in materia di bioeconomia affinché gli Stati membri possano, nell'ambito di Orizzonte 2020, dotarsi di programmi nazionali e regionali in questo settore; avviare azioni pilota per lo sviluppo delle bioeconomie nelle zone rurali, costiere e urbane, ad esempio per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e le pratiche agricole che consentono il sequestro del carbonio.
Infine, tra gli obiettivi c'è anche la protezione dell'ecosistema e la comprensione dei limiti ecologici della bioeconomia, attraverso un sistema di monitoraggio a livello dell'Unione per seguire i progressi compiuti verso una bioeconomia circolare e sostenibile; l'ampliamento della base di conoscenze relative a specifici settori della bioeconomia e il miglioramento della comprensione attraverso la raccolta di dati.
La Commissione ha organizzato per il 22 ottobre a Bruxelles una conferenza che sarà un'occasione per discutere del piano d'azione con i portatori di interessi e presentare esempi tangibili di bioprodotti.
In allegato i documenti del piano.