Staffetta Quotidiana
  Non riesco ad accedere
Ricerca                                 Abbonamenti     Contatti
Politica energetica nazionale
Free

Crisi gas, Cingolani: “non serviranno tagli drastici all'industria”

L'aggiornamento del piano di diversificazione e risparmio. Dall'Algeria +4 mld mc già quest'anno. 40 decreti da chiudere da qui alla ripresa. Le risposte su price cap e passaggio di consegne

Politica energetica nazionale

Nonostante i ricatti della Russia, se l'Italia continua a diversificare gli approvvigionamenti e inizia a risparmiare, non mancherà il gas per le famiglie e – soprattutto – per le imprese. È il messaggio tranquillizzante che il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha voluto lanciare oggi durante una conferenza stampa convocata al Mite. Cingolani ha presentato un aggiornamento del piano di diversificazione e tagli già delineato a pochi giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina (v. Staffetta 16/03), dicendo che non serviranno “misure draconiane” e che quelle del piano sono tutte “misure tranquille”.

Nel corso della conferenza stampa, Cingolani ha chiarito che l'accordo recentemente siglato con l'Algeria (v. Staffetta 18/07) porterà in Italia 4 miliardi di metri cubi di gas in più già quest'anno. Cingolani ha chiarito che non farà di nuovo il ministro “per scelta”. Al successore, ha aggiunto, lascia tre messaggi: l'importanza di riempire gli stoccaggi per l'inverno, la necessità di installare i rigassificatori di Piombino e Ravenna nei tempi previsti, e il bisogno di accelerare sulla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici, affrontando la digitalizzazione del ministero e dando priorità, nell'emergenza, a energia e ambiente rispetto al paesaggio. Infine, Cingolani ha risposto alle domande della stampa, chiarendo alcuni dettagli sulla proposta di tetto al prezzo del gas avanzata dall'Italia in sede europea, e spiegando che i decreti attuativi della direttiva Red II (v. Staffetta 22/07) verranno emanati prima o subito dopo la pausa estiva.

Il piano del Mite tiene fermo l'obiettivo di svincolare l'Italia dalla dipendenza dal gas russo entro la metà del 2024. La principale novità, rispetto al piano presentato a marzo (v. Staffetta 16/03), riguarda la scansione temporale della diversificazione e le misure di risparmio energetico.

Nel secondo semestre 2022, arriveranno in Italia 7,5 miliardi di metri cubi di gas in più, di cui 6 via tubo da Algeria, Tap e incremento della produzione di gas nazionale e 1,5 via nave da Congo, Angola, Qatar ed Egitto. L'Italia dovrà inoltre risparmiare 2,6 miliardi di metri cubi di gas, di cui 0,4 dall'incremento delle rinnovabili, 0,1 dall'aumento della produzione di biometano, un mld di mc da misure di risparmio termico sulla falsariga di quelle illustrate qualche settimana fa da Enea (v. Staffetta 11/07), 1,1 dall'aumento della generazione a carbone e a olio. Seguendo il piano, anche senza le nuove forniture di gas algerino, fino a febbraio non ci sarà bisogno di ulteriori misure – ha spiegato Cingolani. A patto che il rigassificatore di Piombino entri in funzione a gennaio del 2023 e che prosegua il riempimento degli stoccaggi, oggi pieni al 71,7%. Ricordiamo che le misure di risparmio energetico avrebbero bisogno di una sanzione normativa. Cingolani ha ribadito che una campagna di comunicazione sul risparmio energetico è “fondamentale”.

Nel 2023 arriveranno 8,9 mld di mc di gas in più e 7,9 mld di mc di Gnl in più, per un totale di 16,8 miliardi. A questi si accompagneranno 7,3 mld di mc di risparmi, così suddivisi: 2,4 mld dall'ulteriore aumento delle rinnovabili, 0,6 dall'ulteriore incremento della produzione di biometano, 2 dal risparmio termico, 2,3 dalla generazione a carbone e a olio.

Nel 2024, anno in cui l'Italia dovrebbe liberarsi dal gas russo, arriveranno 21,4 mld di mc in più, di cui 11,9 via tubo e 9,5 via Gnl, e i risparmi saliranno a 7,9 mld di mc. L'aumento dei risparmi è trainato da rinnovabili (-4,9 mld di mc di metano) e biometano (-1,1 mld di mc di metano).

Nel 2025, aumenteranno ancora le importazioni di Gnl (+12,7 mld di mc) e il peso di rinnovabili (-7,3 mld di mc) e biometano (-1,6 mld di mc), per 24,6 miliardi in più di diversificazione e 10,9 miliardi in meno dati dal risparmio.

Il problema, è stato il messaggio, è dunque più quello del prezzo, perché il gas costa e costerà “un botto”, sia per riempire gli stoccaggi che per la domanda.

Per quanto riguarda il tetto al prezzo del gas, Cingolani ha spiegato che, trovandoci in una “economia di guerra”, si tratta di una misura fondamentale. Ha detto che da “dieci settimane” un gruppo di lavoro del Mite sta studiando insieme con la Commissione europea un possibile meccanismo di price cap. Tra le ipotesi, c'è quella che il tetto possa avere una durata temporanea di 6 o 8 mesi, e che possa essere indicizzato “a qualche valore di riferimento importante, come il Brent” su base bimestrale.

Cingolani ha confermato che il governo dimissionario concluderà l'attuazione della direttiva Red II. In particolare, ha spiegato che il decreto Fer 2 sugli incentivi alle rinnovabili innovative “è chiuso, il ministro dell'Agricoltura ha firmato, ma prima c'è un passaggio in Conferenza unificata”. Per quanto riguarda gli altri decreti attuativi, il ministero ha preparato un elenco di circa 40 provvedimenti urgenti che ha inviato a Palazzo Chigi, specificando: “la nostra intenzione è (approvarli) fra prima di agosto e subito dopo il rientro”.

Alla domanda della Staffetta sulla necessità di finanziare la commissione Pnrr Pniec, recentemente sollevata da Antonio Sileo (v. Staffetta 20/07), ha risposto: “gli uffici devono funzionare, devono avere i mezzi e le dotazioni. Io qui ho fatto una battaglia per informatizzare: l'ho persa, in un anno e mezzo non sono riuscito a ottenere molto. Ma spero che chi verrà informatizzi e digitalizzi”.

Alla domanda della Staffetta sugli ostacoli alle rinnovabili e le responsabilità del ministero della Cultura, ha risposto: “chi si sarà al mio posto si troverà in una strana situazione: dove tutti dicono di volere una cosa, ma poi quand'è il momento opportuno nessuno la vuole…La chiamano la sindrome Nimby, ma forse è più complessa: tutti ci fregiamo di essere a favore di certe tecnologie, però non ne vogliamo pagare lo scotto e la scomodità. Questo è un fatto culturale: va veramente spiegato e penso che ci sia bisogno di una campagna di informazione, che non dev'essere troppo ottimista: dev'essere un'analisi chiara di cosa si può fare e quali sono i vantaggi e gli svantaggi. Che per questi dieci anni sono chiarissimi ma forse fra vent'anni non lo sono. La seconda cosa che certamente andrà risolta è questa specie di inconsistenza del comportamento dello Stato che, da un lato, spinge sulle rinnovabili, e dall'altro un pezzo stesso dello Stato le blocca”, riferendosi alle Soprintendenze.

In allegato le slide del ministro.



Basilicata, Ddl per “bonus gas” alle famiglie

Crisi gas, Cingolani: “non serviranno tagli drastici all'industria”

Eni in Angola, fid per i progetti Quiluma e Maboqueiro

Utilitalia, Luca Dal Fabbro (Iren) vicepresidente

Carburanti, se sparisce lo “sconto pompe bianche”

Stoccaggio S. Benedetto (Gas Plus), dal Mite no a proroga della Via

Folgorazioni elettriche

Mise, dal 27 settembre domande per incentivi brevetti

Forte volatilità in Mediterraneo, prodotti in altalena

Teleriscaldamento, bando Pnrr da 200 mln

Elettricità, parte la revisione dei contratti a prezzo fisso

Gas, UE verso proposta sul price cap in autunno

Raffineria Falconara, concluse indagini su incidente 2018

Bilancio quotidiano del gas trasportato da Snam Rete Gas

Equinor, utile operativo a 18 miliardi di dollari nel trimestre

Stoccaggi gas, altri 500 milioni per Snam

RepowerEU, Corte conti UE: tanti progetti, pochi fondi

Listino dei prezzi dei prodotti petroliferi sulla piazza di Milano

Listino dei prezzi all'ingrosso dei lubrificanti sulla piazza di Milano

Gas, Medea (Italgas) acquista il 49% di Energie Rete Gas

Edison, boom di ricavi ma calano gli utili

Ddl Concorrenza: ok dalla Camera, torna in Senato

Dossier prezzi carburanti

Gas, flussi dimezzati dalla Russia

Listini mercato petrolifero extra-rete, indicazioni per domani

Saipem riduce la perdita netta a 130 mln €

Carburanti, prezzi ancora in calo

75 Anni di Energia - Il libro di Staffetta Quotidiana