Si terrà lunedì prossimo 13 ottobre dalle ore 14:00 alle 17:00 presso l’Aula Magna Gismondi, all’Università di Roma Tor Vergata, il convegno dal titolo “Sergio Tazzari, il signore degli anelli”. L’evento è organizzato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare – Infn per ricordare la figura e l'opera del professor Sergio Tazzari, ripercorrendo la storia degli acceleratori e soprattutto di quelli dove ha dato i maggiori contributi, da Adone a Dafne, da Elettra a Lhc, con un occhio anche al futuro, frutto di ciò che ha seminato.
Il Senato accademico dell’Università di Tor Vergata ha deliberato lo scorso 15 luglio di intitolare l’Aula di Struttura della Materia al prof. Tazzari, già professore ordinario di Fisica Generale e Acceleratori di Particelle proprio a Tor Vergata, scomparso il 7 ottobre 2020.
Sergio Tazzari, si legge nella delibera del Senato accademico, è stato uno dei maggiori esperti mondiali nel campo degli acceleratori di particelle lineari e circolari. Dopo la laurea in Sapienza e un periodo come Research associate al Mit (Cambridge, Usa) in Fisica delle Alte Energie, la sua attività si è focalizzata presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, contribuendo alla realizzazione dell’anello di accumulazione Adone, uno dei primi collisori al mondo particella-antiparticella, come responsabile del gruppo controlli dal 1964 al 1974, ed è proseguita come responsabile della Divisione Acceleratori (1974-1984) e poi come Direttore dei Laboratori di Frascati dell’Infn, che sono un riferimento nazionale e internazionale nel campo degli acceleratori di particelle, nel periodo 1984-1989. Nel 1987 è diventato professore ordinario presso l’Università di Roma Tor Vergata nel dipartimento di Fisica, dove è stato anche il direttore dal 1993 al 1999.
Di grande impatto, si legge ancora, è stata la sua attività pioneristica nella ricerca sul Laser ad Elettroni Liberi (Fel) pilotato da cavità acceleranti superconduttrici. Questo progetto portò a larghe aperture e collaborazioni tra i gruppi di materia condensata e di alte energie, nonché ad importanti osmosi con il Cern che allora era interessato a sviluppare cavità e magneti superconduttori per Lhc (Large Hadron Collider).
Il progetto Lisa (LInear Superconducting Accelerator) da lui diretto negli anni ’90, oltre a contenere idee estremamente innovative per l’epoca, come ad esempio il concetto di ricircolo e recupero dell’energia del fascio di elettroni, ha aperto la strada ad ulteriori collaborazioni internazionali che hanno portato gruppi di ricerca dell’Università e dell’Infn e dell’Infm a partecipare da protagonisti, e con l’industria nazionale, all’impressionante sviluppo della tecnologia superconduttiva che si è aggregato a Desy, Amburgo, con il progetto Tesla per il futuro collisionatore leptonico del dopo Lhc. Questa impresa, divenuta globale, ha comunque lasciato in Europa l’eredità della realizzazione del grande progetto European Xfel (X-ray Free Electron Laser). Entrato in funzione nel 2017 ad Amburgo, Xfel è il più potente Fel (Free electron Laser, laser ad elettroni liberi) a raggi X esistente, che ora serve una ampia comunità di ricercatori interessati allo studio della fisica dei materiali, della biologia molecolare e di molte altre applicazioni anche industriali.
Tazzari è stato presidente e fondatore del Machine Advisor Committee di Lhc (Large Hadron Collider), attualmente il più grande acceleratore del mondo. Ha inoltre contribuito alla nascita ed allo sviluppo di importanti macchine di luce di sincrotrone, come Esrf (European Synchrotron Radiation Facility), dove è stato presidente del Machine Advisory Committee e del Centro di Ricerca Elettra Sincrotrone di Trieste, il laboratorio italiano dedicato alle applicazioni della luce di Sincrotrone, dapprima come Chairman Machine design group, e successivamente come Chairman Elettra Machine Advisory Committee. Per questo è stato insignito del titolo di Elettra Fellow nel 2014, promuovendo anche la collaborazione Infn-Elettra.
La partecipazione al progetto europeo Care (Coordinated Accelerator Research in Europe) nel FP6 della UE ha consentito di costruire un laboratorio per la deposizione di film sottili superconduttivi a Tor Vergata.
Il prof. Tazzari è stato anche un appassionato docente di Fisica degli Acceleratori di Particelle, uno dei primi corsi mai tenuti in un dipartimento di Fisica, preparando generazioni di giovani ad una attività di ricerca complessa, ma ricca di prospettive e applicazioni utili per la società. È riuscito a trasmettere la sua passione per la ricerca a molte persone intorno a lui, che hanno cercato in seguito di portare avanti le sue visioni ed i suoi obiettivi.
Il nucleo di persone che hanno dato vita la progetto EuPraxia (European Plasma Research Accelerator with eXcellence In Applications), il grande progetto europeo, nel quale il nostro ateneo è coinvolto, che porterà nei prossimi anni il primo acceleratore al plasma in Italia, rendendo gli acceleratori di alta energia più economici e compatti, discende dalle persone che hanno collaborato con lui o che lui ha formato.
“Tutte le persone che lo hanno incontrato, indipendentemente dal loro ruolo, lo ricordano soprattutto per la sua umanità, la sua gentilezza ed i modi cortesi, qualità così rare nel mondo del lavoro, che, per chi ne ha avuto l’opportunità, hanno reso il collaborare con lui un infinito piacere ed un vero onore”, scrive il Senato.
Un protagonismo che ha riguardato anche l’energia, con i contributi alla realizzazione del Tokamak di Frascati, entrato in funzione nell’aprile del 1977 (v. Staffetta 4/4/77), tra i primi al mondo, uno dei pilastri della ricerca sulla fusione nucleare.