Violazioni sulla qualità dei carburanti in oltre la metà dei controlli effettuati nel primo semestre dell'anno. La notizia è stata diffusa venerdì con una nota dalla Guardia di finanza, e riguarda l'attività svolta nel primo semestre dell'anno insieme all'Agenzia delle dogane nell'ambito del protocollo d'intesa per i controlli nei territori delle province di Roma e Viterbo
(v. Staffetta 20/11).
Messa così, la notizia sembra descrivere un fenomeno grave e quasi fuori controllo. La Staffetta ha quindi chiesto di conoscere il dettaglio delle operazioni. I dati sono i seguenti: nel semestre, nell'ambito del protocollo, sono stati effettuati 13 controlli su distributori stradali, di cui 7 con esito irregolare. Sono state denunciate all'autorità giudiziaria sei persone e altre due alla Camera di commercio per violazioni di carattere amministrativo. Sono stati sequestrati 34.922 litri di prodotto alterato, sei serbatoi interrati e 17 pistole erogatrici. Sono stati inoltre effettuati dieci controlli autostradali su autobotti, con tre campionamenti di cui due con esito regolare e uno irregolare che ha portato al sequestro penale di 12.929 di gasolio per frode in commercio. Numeri tutt'altro che eclatanti, dunque, soprattutto se, come è auspicabile, i controlli sono stati fatti dopo un'attività di intelligence, e quindi in modo mirato.
Ora, qualsiasi violazione è grave e va repressa. Ma siccome il settore della distribuzione carburanti in passato ha vissuto vere e proprie emergenze su questo fronte, è opportuno evitare sensazionalismi. ...