L'ex premier Enrico Letta non si è espresso contro il divieto di vendere auto con motore a combustione dal 2035.
Lo scorso 24 aprile, Letta è intervenuto a un evento dell'associazione spagnola dei raffinatori, in occasione del cambio di denominazione da Aop (Asociación Española de Operadores de Productos Petrolíferos) ad Aice (Asociación de la Industria del Combustible de España).
L'account X (ex Twitter) dell'associazione, nel riportare in diretta le principali affermazioni emerse dal dibattito, aveva attribuito a Letta la seguente dichiarazione: “Es un error grave prohibir el motor de combustión en 2035 porque habrá combustibles renovables para que puedan utilizarse” (“È un grave errore vietare il motore a combustione nel 2035 perché si potranno usare combustibili rinnovabili”).
Una dichiarazione di un certo peso, che ha avuto riflessi “social” anche in Italia, ripresa tra l'altro (a scopi ovviamente polemici) dall'account Instagram della Lega.
Una dichiarazione che, oltre a essere poco in linea con la prudenza che caratterizza lo stile di Enrico Letta, appariva anche un po' sopra le righe in relazione al ruolo di consulenza che la Commissione europea gli ha affidato (v. Staffetta 19/04/24).
Per questo la Staffetta ne ha chiesto conto all'associazione spagnola. La risposta è arrivata questa mattina, prima con la cancellazione del post su X e poi con la mail della responsabile comunicazione dell'Aice: la dichiarazione in questione era del presidente di FuelsEurope Luis Cabra, ed era stata erroneamente attribuita a Letta.