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Politica energetica internazionale
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Coordinamento UE-Usa a margine della Cop26

A lato della conferenza sul clima von der Leyen, Timmermans e parlamentari UE incontrano politici e funzionari. Il 291° numero del l'agenda UE a cura di Sergio Matalucci

Politica energetica internazionale

La settimana europea verterà sulla COP26, da ieri al 12 novembre a Glasgow (Link) e (Link). “La conferenza ONU sul clima sarà un momento di verità," ha commentato la settimana scorsa la presidente della Commissione Ursula von der Leyen (Link).

La politica tedesca era a Glasgow ieri e partecipa anche oggi. Sempre oggi l'alto commissario alle Politiche estere Josep Borrell è in Perù e la commissaria all'Energia Kadri Simson è a Tallinn dove incontra il presidente estone. Domani Borrell sarà in Brasile, mentre altri esponenti della Commissione sentiranno politici americani. Giovedì il vicepresidente Frans Timmermans parlerà con un gruppo di ONG ambientaliste via videoconferenza in occasione della COP26, mentre Simson parteciperà direttamente alla COP26 e incontrerà il ministro della Transizione energetica marocchina Leila Benali. Venerdì von der Leyen riceverà una delegazione di parlamentari americani, mentre Timmermans incontrerà alla COP26 altri politici degli Stati Uniti. Simson parlerà alla COP26 di rinnovabili offshore e di dati per la promozione dell'azione climatica (Link).

Agenda fitta per il commissario all'Economia Paolo Gentiloni: incontri con ministri delle Finanze di Lituania, Belgio e Grecia. Venerdì incontrerà poi il presidente di Unicredit Pier Carlo Padoan (Link).

La Commissione ha in programma una giornata UE (venerdì) a Glasgow, con una serie di interventi di funzionari, amministratori delegati e leader della società civile (Link).

Anche l'agenzia europea Cinea si sta dando da fare a Glasgow (Link).

I bilaterali a lato della COP26 potrebbero riservare sorprese. Saranno sicuramente gli appuntamenti fondamenti per il presidente del Consiglio europeo Charles Michel (Link).

Per il resto nessun incontro strategico al Consiglio questa settimana (Link). Da segnalare solo un tavolo di lavoro sull'energia giovedì (agenda ancora non pubblicata) e Coreper I venerdì (Link).

Stesso discorso al Parlamento europeo (Link). Il riavvicinamento UE-Stati Uniti sembra insomma procedere di pari passo con la COP26.

Da segnalare anche gli appuntamenti della Florence School of Regulation (FSR): domani sulle difficoltà e le complessità legate al boom dei veicoli elettrici (Link), sempre domani sui “mercati del gas decarbonizzato - cosa dovrebbe esserci nel futuro pacchetto legislativo sull'idrogeno" (Link).

La settimana passata

Misure europee per il caro energia saranno discusse a dicembre. Al Consiglio Energia di settimana scorsa “non è emersa una posizione consensuale sugli interventi che vanno adottati in tutti i Paesi europei," ha commentato il ministro sloveno delle Infrastrutture Jernej Vrtovec dopo l'incontro dei ministri UE.

Sul tavolo c'erano le pressioni di alcuni Stati membri per far rientrare gas e nucleare nella tassonomia. Sull'inclusione di gas naturale e nucleare nella tassonomia, Simson ha detto che “ciascuno Stato può definire il proprio percorso verso la decarbonizzazione".

Sul tavolo anche la richiesta della Spagna (e Francia) di intervenire sulle regole del mercato per disaccoppiare i prezzi dell'elettricità da quelli del gas naturale, proposta contro cui si erano schierati 9 Paesi tra cui la Germania (Link).

“Poiché i picchi di prezzo hanno fattori trainanti globali, dovremmo stare molto attenti prima di interferire nella progettazione dei mercati energetici interni" avevano scritto Germania, Paesi Bassi, Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo e Lettonia alla vigilia della riunione del Consiglio Energia (Link).

“Abbiamo chiesto all'Acer, l'organismo di regolamentazione del mercato energetico europeo, di fornire una valutazione basata su prove del funzionamento del nostro mercato elettrico. Ho incontrato ieri il direttore Christian Zinglersen per discuterne. Gli ho chiesto di condividere i risultati iniziali già entro metà novembre e uno studio completo nell'aprile 2022," ha detto poi Simson a conclusione del Consiglio Energia (Link).

“Non ci sono prove nelle recenti informazioni di mercato che la speculazione sia uno dei principali motori del prezzo sul mercato del carbonio. Ma abbiamo chiesto alla European Securities and Markets Authority (ESMA) di esaminare più da vicino i modelli dei comportamenti di trading e la potenziale necessità di azioni mirate. La prima valutazione preliminare è prevista per il 15 novembre e l'analisi completa per l'inizio del 2022," ha aggiunto Simson (Link).

In un momento in cui il dialogo tra Paesi membri non risulta facile, l'esecutivo europeo sta infatti ricorrendo alla cooperazione con associazioni europee di diverso genere. Dall'Ecomondo di settimana scorsa, a cui è intervenuto il capo dello staff di Simson Stefano Grassi, è sembrata infatti emergere l'intenzione dell'esecutivo europeo di collaborare di più anche con associazioni come EASE, Eurelectric, SolarPower Europe e WindEurope.

Uno studio intrapreso di Carbon Limits e DNV conferma la capacità che gli oleodotti e i gasdotti europei possano trasportare CO2 e idrogeno in modo efficiente dal punto di vista dei costi. “Il trasporto faciliterebbe la diffusione delle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) e dell'idrogeno in Europa e contribuirebbe a ridurre il costo della transizione energetica," si legge nella nota di diverse istituzioni, tra cui anche GIE e Entsog (Link).

Il G20 si è concluso con un accordo sulla minimum tax e sui dazi, ma le divergenze sul clima rimangono. “Accelereremo le nostre azioni

nella mitigazione, nell'adattamento e nel finanziamento, riconoscendo l'importanza fondamentale del raggiungimento di emissioni nette globali di gas a effetto serra pari a zero o la neutralità del carbonio entro o intorno alla metà del secolo," si legge nella dichiarazione finale

(Link). “Ciò di cui abbiamo bisogno è, prima di tutto, una leadership. Abbiamo bisogno di una leadership per impegni credibili per la decarbonizzazione per raggiungere l'obiettivo di net zero entro la metà del secolo," aveva detto in precedenza von der Leyen, in preparazione al G20 e alla COP26. Confermata poi l'intenzione di fornire 100 miliardi di dollari all'anno ai Paesi più vulnerabili in materia di cambiamento climatico, adattamento e mitigazione (Link).

Sebbene vi siano una serie di tendenze incoraggianti, dice la Commissione nel sesto rapporto sullo stato dell'Unione dell'energia, “saranno necessari maggiori sforzi per raggiungere l'obiettivo al 2030 di ridurre le emissioni nette di almeno il 55% e per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050" (Link). Focus anche sui sussidi per nazione (Link).

Il Consiglio ha poi ri-pubblicato il rapporto relativo ai progressi “sulla competitività delle tecnologie di energia pulita" (Link), parte del rapporto.

L'UE ha raggiunto i suoi tre principali obiettivi climatici ed energetici al 2020, secondo una nuova analisi dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), pubblicata il 26 ottobre. “Nel 2020, le emissioni di gas a effetto serra dell'UE-27 erano inferiori del 31% rispetto al 1990 (contando solo le emissioni lorde). Ciò costituisce un sostanziale superamento dell'obiettivo di riduzione del 20%," scrive AEA (Link). Secondo la Commissione 76% delle entrate Ets sono state utilizzate “per la transizione verde" (Link).

Il Parlamento europeo ha pubblicato un'infografica sulle emissioni di gas a effetto serra in Europa per paese e settore. “L'energia è responsabile del 77,01% delle emissioni di gas serra nel 2019, di cui il trasporto rappresenta circa un terzo," scrive il Parlamento (Link).

Il primo invito nell'ambito del programma CEF Energia 2021 alla ricerca di proposte per progetti di interesse comune (PCI), si è chiuso il 19 ottobre 2021. CINEA ha ricevuto un totale di 12 proposte presentate da partecipanti provenienti da 15 paesi nei settori dell'elettricità, del gas e delle reti transfrontaliere di anidride carbonica (Link).

La Commissione ha lanciato il secondo bando per progetti su larga scala nell'ambito del Fondo per l'innovazione, il programma sulle tecnologie innovative a basse emissioni finanziato dai proventi delle aste dei permessi di emissione Ets. Con una disponibilità di 1,5 miliardi di euro, il bando finanzierà tecnologie innovative per le energie rinnovabili, l'industria energivora, lo stoccaggio dell'energia e la Ccus (Link). “La Commissione ha semplificato il processo di candidatura, che ora consiste in una sola fase," si legge in un documento dell'esecutivo europeo (Link).

Un nuovo programma di lavoro nella regione del Mar Baltico dedicato all'eolico offshore è stato adottato nel quadro del gruppo di alto livello sul piano di interconnessione del mercato energetico del Baltico (BEMIP) (Link).

Il 20 ottobre i ministri dell'energia si erano riuniti a Oostende per discutere dei mari del Nord come centrale elettrica verde d'Europa. La North Seas Energy Cooperation (NSEC) è un forum in cui i paesi intorno al Mare del Nord e ai mari irlandese e celtico cooperano (Link). Possibili quindi altre iniziative simili al programma nel Mar Baltico.

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha pubblicato un'indagine sulla percentuale delle persone a favore di misure più forti da parte dei governi nazionali per promuovere cambiamenti di stile di vita in linea con la transizione energetica: spagnoli (81%) (Link) e italiani (81%) (Link).

La BEI ha aumentato la collaborazione con altre sette Banche Multilaterali di Sviluppo (MDB) “nell'impegnarsi per una giusta transizione che sostenga i paesi e altri clienti che si muovono verso economie a emissioni nette zero. Le banche multilaterali di sviluppo hanno rilasciato oggi una dichiarazione congiunta che delinea il loro impegno verso cinque principi di alto livello per una transizione giusta" (Link).

Questo in linea con la richiesta del primo ministro Mario Draghi che ha chiesto, il primo giorno di COP26, di aumentare il ruolo delle MDB e soprattutto della Banca Mondiale per promuovere una collaborazione pubblico-privato (Link).

“Sia i veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV) che i veicoli elettrici a batteria (BEV) sono necessari per realizzare la transizione più significativa nella storia dell'industria automobilistica - la decarbonizzazione. Secondo lo studio “Roadmap towards zero emissions: the complementary role of BEVs and FCEVs" pubblicato dall'Hydrogen Council con il supporto analitico di McKinsey & Company, un “mondo combinato" sfrutta i rispettivi punti di forza di FCEV e BEV," ha scritto l'Hydrogen Council settimana scorsa (Link).

La Commissione ha presentato il pacchetto sul settore bancario al 2021. “La proposta odierna imporrà alle banche di individuare, comunicare e gestire sistematicamente i rischi ESG nell'ambito della loro gestione dei rischi. In questo contesto, sia le autorità di vigilanza che le banche dovranno effettuare regolarmente prove di stress climatico. Le autorità di vigilanza dovranno valutare i rischi ESG nell'ambito delle revisioni prudenziali periodiche. Tutte le banche dovranno inoltre comunicare il loro livello di esposizione ai rischi ESG," si legge nella nota pubblicata il 27 ottobre (Link).

La Commissione ha deciso di registrare un'iniziativa dei cittadini europei dal titolo “Invito ad agire – Protezione dell'ambiente in tutte le politiche". Gli organizzatori chiedono alla Commissione di proporre un nuovo atto giuridico teso a far sì che, nell'adottare misure nazionali, gli Stati membri prendano in considerazione gli aspetti ambientali (Link).

Aperto il periodo per l'invio dei commenti in vista dell'adozione della Commissione del regolamento delegato sul metodo per calcolare la quantità di rinnovabili utilizzate per il raffrescamento e il teleraffrescamento (Link).

Possibile mandare commenti per la proposta di raccomandazione relativa alle conseguenze su società e mercato del lavoro della transizione energetica (Link).

La dichiarazione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea e dell'Unione africana si è incentrata sui fenomeni migratori e sulla solidità dei Paesi, più che su energia e clima. Le parole migrazioni e pace sono più ricorrenti, per esempio, della parola clima (29 e 21 vs 18) (Link). La collaborazione climatica sembra però essere il tema più facile da gestire.

Nel 2020, quasi il 50% dei finanziamenti per i paesi in via di sviluppo è stato dedicato all'adattamento climatico o all'azione trasversale (che coinvolge sia la mitigazione del cambiamento climatico che le iniziative di adattamento) e quasi la metà del finanziamento totale è stato impegnato sotto forma di sovvenzioni, scrive la Commissione (Link).

La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) continua il suo supporto alla transizione energetica nei Balcani occidentali (Link).

La Comunità dell'Energia sta continuando a parlare di idrogeno in Ucraina (Link).

L'UE e la Repubblica di Moldova hanno deciso di rafforzare la cooperazione in una serie di settori. “L'UE aiuterà la Moldova ad affrontare la sua attuale grave crisi di approvvigionamento di gas fornendo 60 milioni di euro attraverso un nuovo programma di sostegno," ha scritto la Commissione (Link).

Prolungate le misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica di Moldova (Link).

Il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) con il supporto dell'UE ha lanciato un nuovo Osservatorio per guidare l'azione globale sulla riduzione delle emissioni di metano (Link).

La presidente della Commissione e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno concordato di iniziare le discussioni su un accordo globale sull'acciaio e l'alluminio sostenibile (Link). Stati Uniti e UE hanno nel contempo adottato misure per ristabilire i flussi commerciali transatlantici di acciaio e alluminio e per rafforzare la loro partnership e affrontare le sfide comuni nel settore dell'acciaio e dell'alluminio (Link).

(Il precedente numero della Settimana europea a cura di Sergio Matalucci è stato pubblicato sulla  Staffetta del 25/10).



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